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BIOGRAFIA


Buongiorno a tutti, sono Luca Magri, sono nato a Tradate il 16 febbraio 1980 e  c
ercherò di raccontarvi brevemente la mia vita, con dei piccoli aneddoti e sensazioni che mi hanno fatto crescere nel tempo.

                                     

Da quello che mi hanno raccontato i miei genitori, già dai primi anni si notò che avevo un certo interessamento alle quattro ruote. Ora vi racconto un piccolo aneddoto che convinse la mia famiglia che nel cammino della mia vita il  mondo dei motori avrebbero fatto parte di me, infatti il mio lavoro attuale è l'autoriparatore in una concessionaria Audi.

Nel Natale del 1985 mi venne regalato un trenino della Lima, in uno dei vagoni c'erano delle macchinine di plastica che non valevano un centesimo, io misi da parte il costoso trenino (per la gioia di mio papà) e giocai tutto il giorno con queste automobiline. Dai lì tutta la famiglia capì che ero un predestinato a questo meraviglioso e affascinante mondo.

Questa passione mi scorre nelle vene, e fin da bambino seguivo tutte le gare di automobilismo. Quando non correvo con i go-kart, le domeniche le passavo assieme ai mie genitori nel "tempio della velocità", il mitico autodromo di Monza, rigorosamente  con una macchinina in mano e, ogni volta che vedevo sfrecciare tutti quei bolidi, sognavo il un giorno in cui sarei riuscito a salirci pure io. Per me il momento più magico era quando arrivavo davanti a quei cancelli invalicabili dove c'erano i box, lì la mia fantasia volava, e quando riuscivo ad  entrare con qualche stratagemma (visto che non avevo il "pass') era come toccare il cielo come un dito, mi sbizzarrivo, chiedevo un sacco di autografi ai piloti, adesivi, scattavo foto e quando ci scappava un "giro" sul sedile di una vettura da corsa (ferma ovviamente) era l'apoteosi!
 

Ora sono un uomo, e posso dire che tutti quei sogni di bambino li ho realizzati. Mi ricordo, come se fossero ieri, quei momenti fantastici e ogni volta che raggiungo un traguardo mi sembra di sentire le sensazioni di quei giorni. Chi l'avrebbe mai detto che sarei arrivato addirittura ad essere Campione Italiano?!
 

Ricordo con tanta emozione, qualla volta che al Rally internazionale di Varese ero incolonnato già con il casco allacciato, in concentrazione assoluta pronto per partire, e vennero a chiedermi un autografo dei bambini, in quel momento la mia memoria andò subito indietro nel tempo quando ero io che andavo a fare queste cose. A differenza dei miei colleghi che non li degnarono di uno sguardo, io aprii la porta e li chiamai vicino a me e con grandissima emozione firmai loro le  foto. Lo so molti pensano prevalentemente a non perdere la concentrazione perché si sta gareggiando, ma potete immaginare quanto un bambino ci possa rimanere male quando vede un suo idolo che non lo degna di uno  sguardo? io l'ho provato in prima persona ed è per questo che ho aperto lo sportello della mia vettura.
 

Sono un ragazzo normale, con dei sani principi, sono uno sportivo, non riesco a stare mai fermo per la gioia della mia compagna Micol. Ho giocato a calcio, ora a tennis agonistico e, quando capita, impugno la mia minimoto e vado a sgasare su qualche pista o piazzale, giusto per stare in tema motori!!!
 

Ho cominciato a correre nel lontano 1986. Mio papà, con un buon passato da pilota con le 500 Abarth, un Natale mi regalò un go-kart, per la precisione un 60 minikart, e da lì incominciò la mia carriera da pilota con una gavetta di ben dieci anni nei kart, passando dalla 100 junior alla 100 nazionale con ottimi risultati sia in campo nazionale che internazionale. Nell'ottobre del 1995 ho corso il GranPremio di Montecarlo sulle strade del Principato, è stata un'esperienza indimenticabile calcare le strade del mio idolo Ayrton Senna! E' stata per me un'emozione indescrivibile, così giovane, vedere anche il principe Alberto alle  premiazioni. La gara è stata bella fino alla prefinale, dove sono giunto sesto, ma purtroppo in finale mi sono dovuto ritirare per un guasto meccanico, uno dei ritiri più amari della mia carriera.
 

Da quando è venuto a mancare Senna, l'automobilismo ha perso un tifoso! Ho avuto la fortuna di conoscere il più grande pilota di tutti i  tempi, oltre che un grande uomo! RIcordo ancora quando da bambino, a Monza, mi brillavano gli occhi alla vista di Ayrton che mi chiamava nel suo box dopo la pole position per firmarmi la fotografia che tenevo con tanto orgoglio tra le mani.
 

Nel 1996 grazie al mio palmares venne accettata la mia iscrizione alla "SCUOLA FEDERALE CSAI-VELOCITA'" a Vallelunga (RM) corso numero 108, una settimana di vero godimento per un ragazzino di sedici anni! Ho avuto l'opportunità di avere a che fare con i migliori istruttori quali "Gero"  Lippi, Enrico Bertaggia, Paolo Coloni. Ho guidato le più belle  monoposto di quei tempi: Formula 3, Formula Alfa-boxer, Formula Boxer. Mi rilasciarono la licenza "C" internazionale concorrente-conduttore, praticamente per me quella licenza era come avere le chiavi del paradiso, il vero passo verso il professionismo. Fu una gioia immensa, anche perché fui uno dei migliori allievi.
 

Sono molto cocciuto, non mollo mai fin quando non ottengo  il risultato che mi sono prefissato, anche quando tutti i pronostici del caso sono in mio sfavore. Sia nella vita che in gara cerco di vedere il lato positivo, anche dovuto ad un piccolo  miglioramento per quanto possa sembrare banale, mi dà fiducia per andare avanti a lottare. Ho anche un grande difetto (o forse non lo è!) essere molto agonista. Sono competitivo in tutto, anche quando vado a fare la spesa, però secondo me questa è stata la chiave dei miei successi, mi ha portato a vincere ad oggi due Campionati Italiani, un Trofeo Centro-Nord e quattro Coppe Italia. 
           

Amo la pasta e la pizza, non rinuncio mai al pesce quando posso, e ogni  tanto mi piace mangiare anche qualche "schifezza" al ristorante messicano. Quando ho tempo nel weekend mi piace cucinare, mi sbizzarrisco in cucina con buoni risultati.  Direi che sono un'ottima forchetta, infatti ho gioito quando nel 2010, gareggiando nel Campionato Italiano, abbiamo girato tutta l'Italia dal nord al sud comprese le isole, potendo assaggiare tutti i tipi di cucina.
 

Non posso concludere non citando il weekend con le vetture storiche, me lo ricorderò fin che scampo! La "Varese  Campo dei Fiori", gara di campionato italiano regolarità auto storiche, dove io e mio papà (il  mio tifoso numero uno), ci siamo divertiti come dei matti a fare su e giù dalle montagne del varesotto con una stupenda  Fiat 2300 coupé s del 1965 da 150cv. Quel giorno abbiamo percorso circa 200 km tra prove speciali e trasferimenti. E' stata un'esperienza indimenticabile, spero di riuscire a farne altre in futuro, magari perché no, con la mia compagna.
 

Spero di non avervi annoiato con i racconti  della mia carriera/vita, ora sapete qualche cosa in più di  me.

Mi raccomando, teniamo vivo questo sport, che a me come sicuramente anche a voi ha trasmesso forti  emozioni!

A presto Luca.

          

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